MARKETING DIGITALE
La pubblicità digitale sarà la prossima bolla di Internet?
Fonte: SEJ
La pubblicità digitale offre davvero il valore dichiarato? È la prossima enorme bolla pronta a scoppiare?
Più cose cambiano, più rimangono le stesse.
Per decenni, gli esperti di marketing hanno cercato di raggiungere il “Santo Graal” o la perfezione del marketing: raggiungere la persona giusta, con il messaggio giusto, al momento giusto.
E in tutto questo tempo, generazione dopo generazione di esperti di marketing sono giunti alla stessa conclusione.
Ciò che è semplice in teoria è esasperatamente difficile nella pratica e quasi impossibile su larga scala, ma poi le cose sono cambiate (o almeno così pensavamo) quando l’ecosistema pubblicitario ha iniziato una marcia lenta e inflessibile online.
Dopotutto, la pubblicità digitale è superiore ai suoi predecessori.
Si basa su montagne di dati degli utenti, domina ogni aspetto della nostra vita e fornisce a ogni inserzionista il livello di controllo granulare che le generazioni precedenti potevano solo sognare.
Pubblicità comportamentale
Al centro di questa rivoluzione della pubblicità digitale c’è la “pubblicità comportamentale” – la tecnica mediante la quale le piattaforme pubblicitarie utilizzano migliaia (o più) punti dati per utenti micro-target, ai quali possono quindi essere serviti messaggi iper-mirati e iper-pertinenti al “ momenti che contano", per prendere in prestito una frase di Google.
Il Santo Graal è finalmente a portata di mano.
Alla pubblicità comportamentale – solo negli ultimi anni – sono stati attribuiti:
Cambiare l’esito delle elezioni presidenziali.
Costruire dozzine di “unicorni”.
Aiutare migliaia di altre aziende a sopravvivere a una pandemia irripetibile.
È stata pubblicizzata come una rivoluzione pubblicitaria, qualcosa che cambierà per sempre il modo in cui vengono visti la pubblicità e il marketing.
Ma funziona veramente? Oppure è tutta solo una finzione?
Per saperne di più qui.
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