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Google lancerà il progetto "Enhanced News Storytelling" con contenuti concessi in licenza

Fonte: Rajeshwar Bachu/Unsplash

Ma l’intervento aggressivo del governo in Australia minaccia la strategia di licenza volontaria di Google per le notizie.

La storia di Google con gli editori di notizie è, per usare un eufemismo, complicata. Storicamente la società si è opposta al pagamento dei costi di licenza per le notizie, sostenendo che stava offrendo un valore considerevole agli editori sotto forma di traffico. Ma alcuni editori (ad esempio Rupert Murdoch) si sono lamentati nel corso degli anni del fatto che Google stava effettivamente “dirottando” le loro entrate pubblicitarie, erodendo i loro marchi e danneggiando gli abbonamenti.

Tiro alla fune legislativo. Le autorità di regolamentazione e i legislatori europei hanno cercato per diversi anni di costringere Google a pagare gli editori con leggi e azioni legali sul copyright più restrittive, ma in realtà non hanno funzionato. Tuttavia le autorità antitrust francesi hanno recentemente ordinato a Google di pagare per i contenuti delle notizie e di concludere un accordo con gli editori.

Nel giugno di quest’anno Google ha annunciato un programma di licenza per i contenuti delle notizie “per pagare gli editori per contenuti di alta qualità per una nuova esperienza di notizie che verrà lanciata entro la fine dell’anno”. Google afferma che questa nuova iniziativa presenterà “un’esperienza narrativa migliorata che consentirà alle persone di approfondire storie più complesse”. Ha iniziato a testare questo programma in Germania, Brasile e Australia.

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